Il Lago di Carezza è un grazioso specchio d’acqua Alpino che si trova  in alta Val d’Ega , nel comune di Nova Levante,  a 25 Km da Bolzano. Situato a 1.534 metri di altitudine, alle pendici del massiccio del Latemar, è circondato da alti abeti.  Anche se, dopo la tromba d’aria del 30 ottobre del 2018, in alcuni punti gli abeti sono stati spazzati via dal forte vento. Il Lago di Carezza è privo di immissari ed è alimentato da sorgenti sotterranee. Il livello delle sue acque è variabile a seconda della stagione. Per informazioni https://eggental.com

 

COME SONO ARRIVATA  AL LAGO DI CAREZZA

La mia settimana bianca a Canazei prosegue con delle piccole sciate di mattino e delle belle passeggiate, per visitare i dintorni, nel pomeriggio. Oggi decido di allontanarmi un po e, prendendo la macchina mi dirigerò prima al lago di Carezza e poi a Moena.

Percorro la strada statale 48 delle Dolomiti fino a Vico di Fassa, da qui inizio la salita sulle montagne. Tra gallerie e tornanti,  la mia prima tappa sarà il Passo di Costalunga. La strada mi regala degli scorgi meravigliosi  ma , proprio quando arrivo alle porte del Passo di Costalunga, rimango colpita dalla grande quantità di alberi abbattuti dalla tromba d’aria.  Intere montagne  prive di alberi, anzi gli alberi ci sono, ma sono tutti spezzati e riversi  al suolo. Veramente uno scenario quasi apocalittico. Arrivo al Passo, ai lati della strada si possono ammirare delle ampie piste da sci. Da questo punto il tragitto da percorrere fino ad arrivare al lago di Carezza non è molto. Inizia la discesa verso la cittadina di Carezza.  Lo scenario non cambia, migliaia di alberi rasi al suolo, si calcola che ci vorranno decenni prima che il panorama ritorni al suo vecchio splendore. Da Carezza, dei cartelli stradali indicano chiaramente la direzione da prendere per arrivare al lago.

Durante l’ultimo pezzo di tragitto si può ammirare il Lago di Carezza da una posizione più alta rispetto allo stesso lago. Ottimo posto per fare una foto, ma non ci sono piazzole di sosta per fermarsi.

Lago di Carezza
Lago di Carezza in Inverno
 LAGO DI CAREZZA IN INVERNO, COSA VEDERE. VALE LA PENA VISITARLO?

Arrivata alla fine della strada, le indicazioni per il parcheggio mi conducono a poche centinaia di metri dallo specchio d’acqua. Parcheggio l’automobile nel grande piazzale, che in questo periodo è gratuito, e mi dirigo verso il lago. Sulla sinistra degli edifici,  contengono piccoli negozi di souvenir e bar, inclusi i servizi igienici. Proseguo e di fronte a me, trovo subito il massiccio del Latemar innevato. Il piccolo sentiero che scende e conduce intorno al lago è chiuso e ricoperto di neve, come pure tutto il Lago di Carezza. Si, ero venuta con la speranza di trovare le acque del lago parzialmente visibili , ma purtroppo le mie speranze sono state vane.  Il lago sembra una grande pista di pattinaggio con alle spalle delle bellissime montagne rocciose.

Il silenzio e la mancanza di turisti rende questo pomeriggio particolare. Poter godere del tramonto dietro al massiccio del Latemar in tutta tranquillità è una cosa che ho molto apprezzato. Sul candito manto di neve che ha ricoperto completamente il Lago di Carezza, spunta una testa girata di schiena e so già di cosa si tratta. Sicuramente è la statua della ninfa intrappolata in fondo al lago. Conoscete già la legenda?

Si narra che un tempo nel lago viveva una ninfa ed il suo canto deliziava i viandanti diretti al passo di Costalunga.  Anche lo stregone Masaré passo di lì e ne rimase affascinato, innamorandosi della ninfa Ondina. La ninfa non ne volle sapere nulla e lo stregone si recò dalla strega Langweda per chiedere aiuto. La strega gli consigliò di trasformarsi in venditore di gioielli e di stendere un arcobaleno che dal Catinaccio arrivava al Latemar, per attirare la ninfa Ondina. Lo stregone fece quello che gli venne consigliato, ma dimentico di trasformarsi. Ondina quando lo vide, si spaventò e si immerse nelle acque del lago senza più uscire. Lo stregone arrabbiato, distrusse l’arcobaleno e lo getto nel lago di Carezza. 

La ninfa Ondina

La ninfa Ondina in questo periodo, quando le acque si ritirano ed il lago è ghiacciato, spunta dalla neve come per salutare i viandanti che passano di lì. Naturalmente in estate, quando le acque del lago di Carezza sono al massimo livello, Ondina si nasconde sotto di esse per  ammirare l’arcobaleno.

Questa storia spiega i magnifici colori  dei riflessi che si possono ammirare quando il sole illumina le acque del lago conferendogli il nome di Lago Arcobaleno.

Lago di Carezza
Lago di Carezza
LAGO DI CAREZZA IN INVERNO, COSA VEDERE. VALE LA PENA VISITARLO?

La mia conclusione? Se come me, vi trovate nelle vicinanze del lago di Carezza e volete trascorrere alcune ore tra le montagne, nel silenzio, con dei bellissimi panorami, allora vi consiglio di visitarlo. Ricordate che, se le temperature sono basse e c’è presenza di neve, probabilmente lo troverete completamente ghiacciato. Se siete fortunati di trovare delle temperature discrete, magari potrete ammirare le sue acque verdi smeraldo che riflettono il massiccio del Latemar. Sicuramente , se devo fare molti chilometri per venire a visitarlo, ci penserei molto. Opterei per una seconda visita in primavera quando il lago è al massimo del suo splendore, con le acque a pieno regime. Oppure in estate per poi proseguire la passeggiata nei sentieri presenti intorno al lago di Carezza.

Io amo visitare luoghi nuovi e soprattutto mi piacciono i paesaggi di montagna. Credo che aver inserito la visita al Lago di Carezza, durante la mia passeggiata che da Canazei mi ha condotto fino a Moena, sia stata una ottima idea.  Spero solo di riuscire a tornare in Estate, in questo luogo incantato.. Adesso sta a te decidere cosa fare. Buona passeggiata nelle splendide Dolomiti.

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