Durante la sagra delle castagne di Canepina, dei ragazzi della Proloco di Vignanello ci hanno parlato della prossima festa che si sarebbe tenuta nel borgo e con l’occasione si sarebbe potuta visitare la Vignanello sotterranea, incuriositi dal conoscere cosa si celasse al di sotto del paese decidiamo di andare alla manifestazione. Il volantino che ci hanno consegnato  ci intriga molto “IL BORGO TORNA NEL XVI SECOLO PER FESTEGGIARE L’OLIO E IL VINO NUOVO con cene in taverna, rievocazioni storiche, giocolieri, antichi mestieri, Vignanello sotterranea, visite al castello, gara dei musici, degustazioni guidate e artigianato”, be, con una presentazione del genere non abbiamo potuto resistere  quindi nel pomeriggio del 18 novembre ci siamo organizzati per visitare Vignanello.

Impenetrabile, sacra, invalicabile, gli antichi Romani vedevano così la “Selva Cimina”, sono passati secoli da allora, eppure qualcosa di magico e misterioso ancora si respira passeggiando tra i boschi di faggi e castagni. Un borgo ben inserito in questo bosco incantato è quello di Vignanello, fiero del proprio passato che ha conservato le tradizioni attraverso eventi e manifestazioni e che ci ospiterà durante la nostra visita.

Partiamo da casa subito dopo pranzo, il cielo è leggermente velato e l’aria è un po frizzante: ” speriamo che la giornata tenga” . Arriviamo a Vignanello e parcheggiamo nel parcheggio subito sotto al borgo, lì vicino troviamo un negozietto delizioso con tutti oggetti shabby e non riesco a resistere.  Iniziamo a risalire le scale che conducono al borgo anche se in quel luogo si trova un ascensore , che esteticamente può non essere un gran che ma sicuramente  è una comodità per gli abitanti del paese.

La via non è ancora molto affollata, troviamo dei negozi deliziosi oggetti fatti a mano, bellissimi cappelli, l’assaggio di vino per la strada ed un artista che dipinge in mezzo alla via. Arrivati in piazza troviamo il fuoco acceso per la cottura delle caldarroste e molte persone vestite con costumi d’epoca, un cartello che indica il percorso da seguire per assistere ai vecchi mestieri, quindi iniziamo da qui la nostra avventura nel XVI secolo.

Vignanello si presta benissimo a questo evento, le vie con gli archi e le case rivestite in pietra danno proprio l’idea di trovarti in dietro nel tempo, di tanto in tanto incontriamo vecchie cantine aperte con all’interno l’orefice che lavora con i vecchi attrezzi, possiamo vedere chi produce il sapone, chi affila le spade, chi costruisce strumenti musicali e molto altro. Assistiamo ad una gara di tiro con l’arco e altri giochi antichi e poi, mentre assaggiamo del vino, non ci dimentichiamo che è la festa dell’olio e del vino novello, sentiamo un rumore di tamburi e vediamo sfilare gli musici, una bella esperienza.

Vignanello
Vignanello
Vignanello
Vignanello
Vignanello
Antichi mestieri Vignanello
Vignanello
Vignanello
Antico orafo, Vignanello

Il sole è oramai calato e nel tornare alla piazza giungiamo all’ingresso del percorso sotterraneo , da qui inizia forse la nostra avventura più emozionante, arriveremo fin sotto la castello attraverso i cunicoli sotterraneo chiamati CONNUTTI nel dialetto locale.

La nostra visita dei connutti inizia  nella via di fianco alla Chiesa Collegiata Santa Maria della Presentazione a Piazza della Repubblica. Questa chiesa venne costruita tra il 1710 e il 1723 per volere del principe Francesco Maria Ruspoli sopra alla chiesa dell’assunzione in stile romanico, proprio di fronte al Castello Ruspoli.  Le due cappelle laterali, quella di San Biagio e Santa Giacinta  che ospitano rispettivamente il monumento funebre del Cardinale Galeazzo Marescotti e l’unica botola rimasta comunicante con l’ossario che si trova al di sotto della chiesa, infatti sotto alla chiesa vi erano vari ossari divisi tra bambini, uomini, donne e ceto sociale collegati con le 6 botole che in passato si trovavano sul pavimento della chiesa.

Varchiamo il portone della Chiesa di Maria S.S. dei Sette Dolori, paghiamo il biglietto di 5,00 euro e ci danno in dotazione un caschetto con una torcia attaccata, dopo la visita alla cappella sotterranea che è stata veramente interessante sia per i ritrovamenti di dipinti antichi e sarcofaghi  dei Principi Ruspoli, l’ossario settecentesco e le pietre sacre (lastre quadrate scavate all’interno che contengono delle sacre reliquie incastrate al centro dell’altare) ma anche la zona dedicata ai Falisci ed alla storia della necropoli oramai sepolta dalle nuove costruzioni di Vignanello. Scendiamo per una scalinata che ci condurrà alla visita dei cunicoli sotterranei che conducono fino al Castello.

L’origine dei cunicoli non è ancora ben chiara, comunque era sicuramente utilizzata per far arrivare l’acqua al castello, infatti sono visibili le antiche “tubazioni” se così si possono chiamare, fatte con dei coppi con cui la duchessa alimentava la fontana presente nei giardini all’Italiana. Anche per questo c’è una bella storia che ci hanno raccontato sulla costruzione dell’acquedotto; nel medioevo uscire dalle mura per prendere l’acqua poteva rivelarsi un evento catastrofico perché l’attacco dei nemici era sempre in agguato, quindi la duchessa propose agli abitanti di Vignanello di costruire l’acquedotto fino all’interno delle mura dividendo le spese ma, i cittadini  si rifiutarono e l’acqua arrivò ugualmente all’interno del castello ma ci vollero decenni prima che anche il popolo potesse avere l’acqua nel paese.

Torniamo ai cunicoli che visto la loro forma a zig-zag venivano utilizzati sicuramente per la fuga in caso di invasione, nel percorrerli possiamo sentire chiaramente i festeggiamenti che si stanno tenendo sopra di noi, superiamo le scuderie sotterranee del castello e proseguendo il nostro cammino arriviamo ad una grande cantina che tramite un portone in legno vecchio ci farà uscire all’aria aperta quasi dall’altra parte del castello. Veramente una passeggiata interessante che vi farà conoscere meglio la storia di questo paese con tante curiosità raccontate da ragazzi volenterosi e molto informati. Per altre info su orari di apertura e date contattate la proloco di Vignanello. http://www.prolocovignanello.org

oppure direttamente all’associazione i Commutti  http://www.iconnutti.org/   

Castello Ruspoli, Vignanello
Chiesa di Maria S.S. dei Sette Dolori, Vignanello
Antico ossario, Vignanello
all’interno dei Connutti (cunicoli), Vignanello

Ammirare l’imponenza del Castello da tutte le angolazioni ci fa quasi dimenticare l’aria pungente che sentivamo, in piazza i festeggiamenti continuano con balli e dimostrazioni in costume e come scritto sul volantino il Borgo è tornato nel XVI secolo e anche noi siamo stati catapultati nella magia dei festeggiamenti.

Vignanello è un comune di 4.724 abitanti della provincia di Viterbo appoggiato sui monti Cimini, dista 19 Km da Viterbo e 65 Km dalla Capitale, le sue terre di origine vulcanica sono l’habitat ideale per la coltivazione di nocciole, castagni, ulivi e vitigni. Il centro di Vignanello presenta edifici di origine rinascimentale e barocca, testimonianza di una gloriosa storia, su tutti risalta il Castello Ruspoli che ha al suo interno un magnifico giardino all’italiana, ma la nascita di Vignanello risale ai Falisci che la popolarono nel 412, a testimonianza di questo il ritrovamento nel xx secolo sul pianoro del Molesino di un complesso urbano con annessa necropoli ove furono ritrovati 16 tombe ipogee a camera con pianta quadra, oltre a reperti di valore.

 

CONSIGLI

  • Per visitare i Connutti vi consiglio scarpe comode e giacca perché l’umidità si fa sentire.
  • Se soffrite di claustrofobia forse non è la passeggiata adatta a voi.
  • Appena si entra nella chiesa sotterranea si avverte un forte odore di umidità che a volte non è semplice da superare, sembra quasi che l’aria venga a mancare ma non vi demoralizzate, aspettate un po, cercate di ambientarvi e superate questo piccolo ostacolo perché è stata per noi veramente una interessante scoperta.
  • Visto che vi trovate in zona prenotate anche la visita al castello Ruspoli, trascorrerete così una bella giornata nel Viterbese alla scoperta di posti interessanti.
  • Informatevi quando ci sarà la prossima sagra dell’Olio e del Vino Novello con la manifestazione in costumi d’epoca perché è stato molto emozionante.
  • Assaggiate il Pamparito, il pane tipico di Vignanello.

 

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